ACQUA   BENE   COMUNE


ATOComuni dell'ambitoSoggetti affidatari
1 Acqualagna,
Apecchio,
Auditore,
Belforte all'Isauro,
Borgo Pace,
Cagli,
Cantiano,
Carpegna,
Cartoceto,
Colli al Metauro (Montemaggiore al Metauro, Saltara, Serrungarina),
Fano,
Fermignano,
Fossombrone,
Fratte Rosa,
Frontino,
Frontone,
Gabicce Mare,
Gradara,
Isola del Piano,
Lunano,
Macerata Feltria,
Mercatello sul Metauro,
Mercatino Conca,
Mombaroccio,
Mondavio,
Mondolfo,
Monte Cerignone,
Monte Grimano Terme,
Monte Porzio,
Montecalvo in Foglia,
Monteciccardo,
Montecopiolo,
Montefelcino,
Montelabbate,
Peglio,
Pergola,
Pesaro,
Petriano,
Piandimeleto,
Pietrarubbia,
Piobbico,
San Costanzo,
San Lorenzo in Campo,
Sant'Angelo in Vado,
Sant'Ippolito,
Sassocorvaro,
Sassofeltrio,
Serra Sant'Abbondio,
Tavoleto,
Tavullia,
Terre Roveresche (Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge, San Giorgio di Pesaro),
Urbania,
Urbino,
Vallefoglia (Colbordolo, Sant'Angelo in Lizzola).
Fino al 31-01-2028: ASET S.p.A. "Multiutility" partecipata solo dai comuni di Barchi, Cartoceto, Fano, Fossombrone, Isola del Piano, Mondavio, Mondolfo, Monte Porzio, Montefelcino, Montemaggiore al Metauro, Orciano di Pesaro, Pergola, Piagge, Saltara, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, Sant'Ippolito e Serrungarina.
Fino all'1-01-2028: Comuni Riuniti S.r.l. Partecipata solo dal comune di Montecopiolo.
Fino all'1-01-2028: Marche Multiservizi S.p.A. "Multiutility" partecipata al 50,5% da 54 comuni dell'ATO 1 (Acqualagna, Apecchio, Auditore, Barchi, Belforte all'Isauro, Borgo Pace, Cagli, Cantiano, Cartoceto, Colbordolo, Fano, Fermignano, Fossombrone, Fratte Rosa, Frontino, Frontone, Gradara, Isola del Piano, Lunano, Macerata Feltria, Mercatello sul Metauro, Mercatino Conca, Mombaroccio, Mondavio, Monte Cerignone, Monte Grimano Terme, Montecalvo in Foglia, Monteciccardo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Orciano di Pesaro, Peglio, Pergola, Pesaro, Piagge, Piandimeleto, Pietrarubbia, Piobbico, Saltara, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, San Lorenzo in Campo, Sant'Angelo in Lizzola, Sant'Angelo in Vado, Sant'Ippolito, Sassocorvaro, Sassofeltrio, Serra Sant'Abbondio, Serrungarina, Tavoleto, Tavullia, Urbania, Urbino) e da quelli di Casteldelci, Maiolo, Pennabilli, Sant'Agata Feltria e Talamello.
2 Agugliano,
Ancona,
Arcevia,
Barbara,
Belvedere Ostrense,
Camerano,
Camerata Picena,
Castel Colonna,
Castelbellino,
Castelleone di Suasa,
Castelplanio,
Cerreto d'Esi,
Chiaravalle,
Corinaldo,
Cupramontana,
Esanatoglia,
Fabriano,
Falconara Marittima,
Genga,
Jesi,
Maiolati Spontini,
Matelica,
Mergo,
Monsano,
Monte Roberto,
Monte San Vito,
Montecarotto,
Montemarciano,
Monterado,
Morro d'Alba,
Offagna,
Ostra,
Ostra Vetere,
Poggio San Marcello,
Polverigi,
Ripe,
Rosora,
San Marcello,
San Paolo di Jesi,
Santa Maria Nuova,
Sassoferrato,
Senigallia,
Serra de' Conti,
Serra San Quirico,
Staffolo.
Fino al 31-12-2030: Viva Servizi S.p.A. Partecipata solo dai 45 comuni dell'ATO 2 e da quello di Castelfidardo.
3 Apiro,
Appignano,
Belforte del Chienti,
Bolognola,
Caldarola,
Camerino,
Camporotondo di Fiastrone,
Castelfidardo,
Castelraimondo,
Castelsantangelo Sul Nera,
Cessapalombo,
Cingoli,
Civitanova Marche,
Corridonia,
Fiastra (Acquacanina, Fiastra),
Filottrano,
Fiuminata,
Gagliole,
Loreto,
Macerata,
Monte Cavallo,
Montecassiano,
Montecosaro,
Montefano,
Montelupone,
Morrovalle,
Muccia,
Numana,
Osimo,
Pieve Torina,
Pioraco,
Poggio San Vicino,
Pollenza,
Porto Recanati,
Potenza Picena,
Recanati,
San Severino Marche,
Sefro,
Serrapetrona,
Serravalle di Chienti,
Sirolo,
Tolentino,
Treia,
Ussita,
Valfornace (Fiordimonte, Pievebovigliana),
Visso.
Centro Marche Acque S.r.l. Partecipata solo dai comuni di Cingoli, Filottrano, Loreto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Numana, Osimo, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati e Sirolo. Fino al 30-06-2025: ASTEA S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Loreto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Osimo, Porto Recanati, Potenza Picena e Recanati.

Fino al 30-06-2025: Acquambiente Marche S.r.l. serve in sub-concessione i comuni di Cingoli, Filottrano, Numana e Sirolo.
S.I. Marche S.c.r.l. Partecipata dai comuni di Appignano, Castelfidardo, Civitanova Marche, Corridonia, Macerata, Montecosaro, Morrovalle, Pollenza e Treia. Fino al 31-12-2025: APM S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Apiro, Appignano, Castelfidardo, Corridonia, Macerata, Montecosaro, Morrovalle, Pollenza e Treia.

Fino al 31-12-2025: ATAC Civitanova S.p.A. serve in sub-concessione il comune di Civitanova Marche.
Unidra S.c.r.l. Partecipata dai comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, San Severino Marche, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Ussita, Valfornace e Visso. Fino al 31-12-2025: ASSEM S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Castelraimondo, Fiuminata, Gagliole, Pioraco e San Severino Marche.

Fino al 31-12-2025: ASSM S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Serrapetrona, Tolentino e Valfornace.

Valli Varanensi S.r.l. serve in sub-concessione i comuni di Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso.
4 Colmurano,
Falerone,
Francavilla d'Ete,
Gualdo,
Loro Piceno,
Magliano di Tenna,
Massa Fermana,
Mogliano,
Montappone,
Monte San Giusto,
Monte San Martino,
Monte San Pietrangeli,
Monte Urano,
Monte Vidon Corrado,
Montegiorgio,
Montegranaro,
Penna San Giovanni,
Petriolo,
Porto Sant'Elpidio,
Rapagnano,
Ripe San Ginesio,
San Ginesio,
Sant'Angelo in Pontano,
Sant'Elpidio a Mare,
Sarnano,
Torre San Patrizio,
Urbisaglia.
Fino al 31-12-2034: Tennacola S.p.A. Partecipata solo da 26 comuni dell'ATO 4.
5 Acquasanta Terme,
Acquaviva Picena,
Altidona,
Amandola,
Appignano del Tronto,
Arquata del Tronto,
Ascoli Piceno,
Belmonte Piceno,
Campofilone,
Carassai,
Castel di Lama,
Castignano,
Castorano,
Colli del Tronto,
Comunanza,
Cossignano,
Cupra Marittima,
Fermo,
Folignano,
Force,
Grottammare,
Grottazzolina,
Lapedona,
Maltignano,
Massignano,
Monsampietro Morico,
Monsampolo del Tronto,
Montalto delle Marche,
Monte Giberto,
Monte Rinaldo,
Monte Vidon Combatte,
Montedinove,
Montefalcone Appennino,
Montefiore dell'Aso,
Montefortino,
Montegallo,
Monteleone di Fermo,
Montelparo,
Montemonaco,
Monteprandone,
Monterubbiano,
Montottone,
Moresco,
Offida,
Ortezzano,
Palmiano,
Pedaso,
Petritoli,
Ponzano di Fermo,
Porto San Giorgio,
Ripatransone,
Roccafluvione,
Rotella,
San Benedetto del Tronto,
Santa Vittoria in Matenano,
Servigliano,
Smerillo,
Spinetoli,
Venarotta.
Fino al 31-12-2047: CIIP S.p.A. Partecipata solo dai 59 comuni dell'ATO 5.

Interventi nel gruppo di discussione Acqua Bene Comune Marche...

30 marzo 2010
...

Le molte riflessioni sono dovute a tutta una serie di "sfumature" che si
riscontrano nei nostri "testi di riferimento" e che vanno contestualizzate
ad un minimo di specificita` di Ancona ed allo "stile" del suo statuto
comunale.
Pertanto sono pronto a fornirti (ed a fornire a chiunque piu` avanti lo
richiedesse) la motivazione di ogni singola modifica rispetto al testo
dell'"iniziativa Duca Quattrini". Sarebbe pero` molto lungo farlo qui... a
voce ce la sbrigheremo senz'altro meglio!

Quindi mi limito alla formulazione...

"t) l'accesso all'acqua, bene comune, come diritto umano, universale,
indivisibile, inalienabile ed il servizio idrico integrato come servizio
pubblico locale privo di rilevanza economica"

...
26 marzo 2013
...

La fornitura gratuita giornaliera di 50 litri a persona, cui si fa
riferimento nella nostra proposta di legge d'iniziativa popolare presentata
al Parlamento nel 2007, discende direttamente dai principi per i quali la
medesima proposta punta a ri-pubblicizzare il SII. In particolare, come
enunciato anche nello Statuto del Comune di Ancona opportunamente
modificato il 10 maggio 2010, l'accesso all'acqua, bene comune, e` da
considerarsi diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile...
Il riferimento, nella legge, ai 50 litri pro capite giornalieri come
quantitivo minimo da garantire e` supportato da dati dell'Organizzazione
Mondiale della Sanita` (WHO)...
http://www.who.int/water_sanitation_healt/diseases/WSH03.02.pdf
L'universalita` di tale diritto implica gratuita`; la quale, nel caso di un
servizio erogato da un soggetto di diritto pubblico, puo` implicare ricorso
a finanza pubblica e fiscalita` generale.

Tuttavia, per l'apertura al dialogo che ci contraddistingue, affrontiamo di
buon grado anche discussioni in cui la questione del minimo vitale
garantito viene collocata all'interno di un contesto che consideriamo
improprio, quello della gestione affidata a societa` di capitali... A patto
che i limiti derivanti da questa "trasposizione di contesto" non siano di
pregiudizio alla validita` della proposta considerata nel suo contesto
originario.

Essendo di genere universalistico il diritto umano alla disponibilita` di
acqua per scopi alimentari e sanitari sono da escludere discriminazioni di
sorta; e cio` suggerisce di evitare adempimenti burocratici tipo
accertamenti ISEE o di altro genere... i quali porrebbero a rischio di
esclusione particolari categorie che non hanno facile accesso alla
conoscenza...
Se si accetta questa impostazione diventa anche piu` semplice, oltre che
meno arbitraria, l'implementazione della garanzia del diritto.
Infatti basterebbe associare a ciascun contratto di fornitura un numero di
persone (fisiche) fruitrici del SII. In prima approssimazione si puo` fare
con un automatismo che incrocia lo stato di famiglia del titolare del
contratto e le residenze risultanti all'indirizzo di fornitura. Dopo di che
e` immediatamente evidente fino a quale livello di consumo mensile il
gestore deve riconoscere la gratuita` della fornitura, applicando in
bolletta l'articolazione tariffaria solo oltre tale limite (50 litri al
giorno a persona).
L'articolazione tariffaria e` lo strumento finora utilizzato per far si`
che a fasce di consumo elevato corrisponda una maggiore tariffa unitaria.
Fermo restando il valore della Tariffa Reale Media (TRM), stabilito con il
cosiddetto metodo normalizzato, le tariffe applicate alle varie fasce di
consumo possono essere "modulate" sulla base della stima aggiornata dei
consumi per ciascuna fascia, in modo tale che nell'insieme il rapporto
tra ricavi (stimati) e metri cubi di acqua erogata (stimati) sia appunto
uguale al valore della TRM.
In soldoni, la gratuita` per chi consuma molto poco potrebbe essere
compensata da tariffe maggiorate per chi consuma tanto.

Tutto cio` non e` sufficiente ad evitare casi di morosita`, in quanto chi
consuma piu` del minimo attribuitogli deve comunque dei soldi al gestore.
E` qui che entra in scena il regolatore di flusso; un dispositivo che puo`
essere applicato a monte dell'impianto di un'utenza morosa, in grado di
limitare ad un valore prestabilito l'erogazione di acqua nell'arco delle
24 ore.
Non e` uno strumento per recuperare il credito ma impedisce che il debito
aumenti senza negare all'utenza il minimo vitale; e comunque non inficiando
il "riconoscimento dell'abitabilita`".

Non sono un appassionato di idraulica e non ho approfondito la conoscenza
di detto dispositivo, tuttavia posso condivedere quanto riferitomi da un
attivista dell'acqua che lavora presso un gestore del SII. E cioe` che,
almeno nella versione piu` economica, il regolatore di flusso non fa altro
che limitare la portata in modo tale che se, per ipotesi, si lasciassero
aperti tutti i rubinetti a valle, nell'arco delle 24 ore non si supererebbe
la quantita` di acqua prestabilita. Il flusso costante fruibile e` quindi
scarso e per taluni si rende necessario un dispositivo di accumulo
anch'esso a valle del regolatore (ma a monte di qualche rubinetto) in modo
da ottenere temporaneamente flussi di maggiore entita`.

Per quanto riguarda le utenze domestiche di Ancona non ho dati che mi
consentano di calcolare quante di esse fruiscano gia` del solo minimo
vitale (a pagamento); ma alla luce di quanto esposto direi che occorre
eventualmente eseguire il calcolo su tutto l'ambito territoriale per il
quale il gestore ha avuto l'affidamento del servizio.

Il relazione ai costi fissi occorre dire alcune cose...
Attualmente l'AEEG, su incarico del Governo, sta definendo un nuovo sistema
tariffario sul quale qui non mi pronuncio. Ma quello in uso finora, il gia`
citato metodo normalizzato, prevedeva il cosiddetto "full cost recovery";
ovvero che tutti i costi operativi stimati dal gestore, fissi e non fissi,
fossero coperti dalla TRM.
Secondo tale logica cio` che si addebita all'utente e` sempre proporzionale
al suo consumo, salvo che per gli effetti della gia` citata articolazione
tariffaria. In altre parole la presenza di costi fissi in bolletta e` da
considerarsi fuori dalla logica che il legislatore indico` a suo tempo. A
meno che non si tratti dei rari casi in cui un determinato costo possa
essere ricondotto ad una specifica utenza; come potrebbe essere la
sostituzione di un contatore danneggiato.

Infine c'era la domanda sull'acqua bene meritorio...

La classificazione di qualcosa nella categoria dei beni comuni non e` un
atto scientifico; piuttosto e` un'espressione della civilta` (grande o
misera che sia) della comunita` che la riconosce; meglio se con normativa
dedicata.
L'"elenco dei beni comuni" puo` quindi risultare "eterogeneo", come anche i
criteri con i quali vi si inseriscono gli "elementi", purche` ne risulti un
quadro non contraddittorio.
L'acqua ha molte peculiarita` per le quali una comunita` dovrebbe
annoverarla fra i beni comuni; anzi, potrebbe essere considerata il bene
comune per antonomasia. Qui ne rammento solo qualcuno...
E` una sostanza essenziale per la vita, anche in assenza di trattamento
artificiale; e` di gran lunga il principale composto chimico del corpo
umano. E` disparsa e fluente in tutte le direzioni (anche verso l'alto). Il
che la rende incompatibile con definitivi criteri di proprieta`...
Come si potrebbe definire un'altezza dal suolo al di sotto della quale la
pioggia diventa acqua proprieta` di qualcuno? E quando un fiume attraversa
i confini di piu` stati come potrebbe uno di essi pretendere la proprieta`
dell'acqua che gli proviene da un'altro e che magari, nel suo corso
naturale, si dirige verso un terzo?
L'acqua non puo` quindi essere ne` proprieta` privata ne` proprieta` dello
Stato; e` un bene comune.
Con l'acqua non possiamo fare tutto cio` che rivendichiamo di poter fare
con cose di nostra proprieta`; possiamo solo fare cio` che la comunita`
tollera in quanto compatibile con la sussitenza di ciascuno dei suoi
membri.

Per quanto ho letto sulla definizione di "bene meritorio" direi proprio che
l'acqua non rientra in tale categoria. Con una certa forzatura si potrebbe
considerare bene meritorio il servizio idrico integrato, ma sarebbe forse
un mero esercizio accademico in quanto questi si caratterizza piuttosto,
nelle comunita` contemporanee, per la sua essenzialita`.

...
25 aprile 2024
...

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Nella Repubblica Italiana "la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
Fra le forme è prevista quella del referendum popolare abrogativo (articolo 75).
Con tale strumento nel giugno 2011 il corpo elettorale si è espresso inequivocabilmente per l'abrogazione dell'obbligo di privatizzazione dei servizi pubblici locali, cioè dell'obbligo di ricorrere al mercato (ed alla concorrenza) per la loro gestione.
Contestualmente, ed altrettanto inequivocabilmente, si è espresso per l'abrogazione della remunerazione del capitale investito nella gestione del servizio idrico integrato.

Risulta così pienamente espressa anche la valutazione d'essenzialità dell'accesso all'acqua potabile, tanto da rendere il corrispondente servizio pubblico (di fatto in regime di "monopolio naturale") del tutto peculiare anche sul piano della gestione economica; per la quale non si possono escludere (sono anzi auspicabili) interventi di finanza pubblica con ricorso, se necessario, a risorse derivanti dalla fiscalità generale.

È evidente che, in un contesto generale di finanziamenti privati nel settore dei servizi, giustificati da aspettative di profitto, un'azienda che si occupi di servizi idrici e beneficiaria di suddetta peculiarità riconosciuta dal popolo sovrano, non può permettersi di precludersi, anche solo potenzialmente, i relativi benefici introducendo nel proprio bilancio introiti soggetti a concorrenza ed economia di mercato; ovvero non può permettersi di operare come azienda multiservizi.
Per altro, ove tale sorta di "commistione politica affari" si è verificata, si riscontrano "compensazioni non razionalizzate" tra l'una e l'altra tipologia economica... di fatto a scapito dei cittadini fruitori del servizio idrico integrato.
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31 luglio 2010
Quest'ultima settimana di luglio e` stata "tempo di raccolta" in relazione ad ormai lontani "tempi di semina".

Il 26 e` stato finalmente pubblicato online lo Statuto del Comune di Ancona aggiornato, che all'articolo 4 comma 4 contiene ora (oltre ad una importante "modifica antinucleare") il testo gia` pubblicato in questa bacheca il 13 aprile 2010 (vedi post).

"t) l'accesso all'acqua, bene comune, come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile ed il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica"

Per la verita` la relativa (e definitiva) deliberazione del Consiglio Comunale (N. 70) risale al 10 maggio.

Il 28 luglio e` stata la volta dell'UNGA (Assemblea Generale delle Nazioni Unite), che ha sancito finalmente anche a livello mondiale che l'accesso all'acqua e` un diritto umano.

"The General Assembly,

...

1. Declares the right to safe and clean drinking water and sanitation as a human right that is essential for the full enjoyment of life and all human rights;

2. Calls upon States and international organizations to provide financial resources, capacity-building and technology transfer, through international assistance and cooperation, in particular to developing countries, in order to scale up efforts to provide safe, clean, accessible and affordable drinking water and sanitation for all;

3. Welcomes the decision by the Human Rights Council to request that the independent expert on the issue of human rights obligations related to access to safe drinking water and sanitation present an annual report to the General Assembly, and encourages her to continue working on all aspects of her mandate and, in consultation with all relevant United Nations agencies, funds, and programmes, to include in her report to the Assembly, at its sixty-sixth session, the principal challenges related to the realization of the human right to safe and clean drinking water and sanitation and their impact on the achievement of Millennium Development Goals."

(Sono disponibili il testo integrale ed i ragguagli della seduta.)

Insomma, attraverso le proprie istituzioni la comunita` anconetana (come tante altre in Italia e nel mondo) ha anticipatamente ratificato, in qualche modo, una presa di coscienza mondiale!
23 luglio 2010
Lunedi` 19 luglio 2010 abbiamo depositato presso la Corte di Cassazione piu` di 1400000 firme per ciascun quesito referendario. Credo che l'aggettivo piu` appropriato per questo evento sia... STORICO.

Ecco una piccola rassegna stampa di questi giorni...
Avvenire
Corriere della Sera
Il Sole 24 Ore
La Stampa
La Repubblica

... e le prime pagine "storiche"...
Il Manifesto
Liberazione
28 giugno 2010
Si e` svolta sabato scorso a Roma una riunione del Comitato Promotore, aperta a tutti gli interessati. Il principale motivo di soddisfazione e` stato naturalmente il conseguimento dell'obiettivo storico del milione di firme. Ed e` soprattutto questo successo della campagna che rende particolarmente imprevedibili le reazioni della "controparte".
La situazione si presenta molto complessa... mi limito qui ad un paio di cose chiare.

La consegna delle firme alla Corte di Cassazione viene organizzata come evento pubblico del 19 luglio a Roma; siamo tutti invitati a partecipare.

Per mantenere in modo corretto le relazioni istituzionali, ed avere diritto ad eventuali rimborsi, il "comitato del si`" dovra` costituirsi in una nuova associazione, con mansioni operative, mentre la "direzione politica" restera` "prerogativa" del Comitato Promotore.

Ora pero` la cosa piu` importante, ed urgente, e` completare il lavoro di certificazione e far pervenire, tramite referente regionale, a Segreteria Campagna Referendaria Acqua Pubblica (via di S. Ambrogio, 4 - 00186 ROMA) tutte le firme raccolte.
24 maggio 2010

Nelle Marche incontro con Marco Bersani del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua... leggi il volantino.
18 maggio 2010
Le firme raccolte hanno superato quota 500 mila, minimo necessario per procedere con i referendum. Ma occorre continuare a raccoglierne per dare forza alle ragioni dei cittadini; chi sta in Parlamento a rappresentare interessi estranei alla volonta` degli elettori deve capire che stavolta non potra` contare sull'astensione.

Intervistato Tex Willer!

25 aprile 2010
20 aprile 2010
Si svolgera` giovedi` 22 aprile alle 18:30, presso l'aula 160/1 della Facolta` di Ingegneria ad Ancona, un incontro informativo sull'attivita` di raccolta firme per i 3 referendum e sul tema della "ripubblicizzazione dell'acqua".
L'incontro e` organizzato da ISF Ancona per gli studenti ma e` aperto a tutti.
17 aprile 2010

Si e` svolto ieri sera ad Ancona un incontro di coordinamento regionale incentrato sulle attivita` referendarie di raccolta firme.

Il referente regionale (Marche) per il Comitato Promotore ha consegnato un certo quantitativo di moduli a coloro che intendono iniziare la raccolta gia` dai primi giorni utili (ufficialmente il periodo va dal 22 aprile al 21 luglio). Ha inoltre raccomandato la designazione di referenti provinciali con i quali concordare le date di eventi promozionali (da qualunque associazione o partito siano organizzati) in modo da evitare concomitanze, almeno per quelli piu` importanti; ottimizzando cosi` anche la fruizione della disponibilita` di autenticatori di ambito intercomunale.
13 aprile 2010

"t) l'accesso all'acqua, bene comune, come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile ed il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica"

E` questo il testo approvato ieri dal Consiglio Comunale di Ancona da intendersi come aggiunta allo Statuto del Comune nella sezione "Principi ispiratori della sua azione" (Art.4).

Come ovvio le modifiche statutarie implicano peculiari garanzie procedurali e, non essendo stata raggiunta (per pochissimi voti) la maggioranza qualificata nell'approvazione di ieri, il medesimo testo dovra` essere sottoposto ad ulteriori approvazioni consiliari nel corso dei prossimi 30 giorni. Solo alla fine di questo iter si potra` affermare che i cittadini di Ancona avranno, grazie al riconoscimento dell'accesso all'acqua come diritto e non come servizio commerciale, una qualche forma di tutela contro la privatizzazione forzata (dalla recente legislazione nazionale) del servizio idrico.

"Solo alla fine" dicevo... ma l'inizio e` molto buono!
7 febbraio 2010

PRESADIRETTA

di Riccardo Iacona

La puntata dedicata alla gestione delle acque, dal titolo Acqua Rubata, e` molto informativa (se ne puo` prendere visione seguendo il link).
ACQUEDOTTE
CONTATTI

Evasio Ciocci ( 3483701690), referente per le Marche del comitato referendario... macerata.welfare@marche.cgil.it

Per altre informazioni, segnalazioni, proposte, suggerimenti contattare... me@albertoorioli.info
MATERIALI
ACQUALITE
ACQUALAGNA (ma le foto sono belle)